Vasari stende la prima storia critica dell’arte italiana nel ‘500 raccontando Le Vite, le biografie e gli incontri degli artisti: credo che lo studio delle opere d’arte non possa prescindere dall’analisi del contesto che le ha viste nascere e dalle vicende personali degli artisti. 

Così ho pensato di raccontare i grandi pittori di tutti i tempi disegnando le loro case e sottoponendo al pubblico l’indovinello: di chi mai sarà questa casa? Facendoci guidare dalla funzione creativa del disegno, e delle grammatiche visive dei grandi artisti, possiamo immaginare e “progettare” delle abitazioni fittizie caratterizzate da ambienti “riconoscibili”, o interpretare e contestualizzare le abitazioni reali, oggi case museo.

Nelle due ore sarà proposta l’elaborazione di due case e lo sviluppo di un breve annuncio immobiliare (sottoforma di bozza) che racconti, in poche parole, il fare artistico del proprietario. La casa è il ritratto di chi la vive: è un contenitore di indizi nascosti negli oggetti d’uso quotidiano.

Nelle case degli artisti non c’è una vera distinzione tra vita privata e professionale e sono, infatti, case “che calzano a pennello”!